Riflessioni sul Perdono, sulla Dignità e sulla Riconciliazione
Edith Bruck

1. I negoziati di pace, generalmente, sono incentrati sulle dimensioni politica ed economica. Quale è la Sua percezione della necessità di toccare aspetti più profondi e genuini della riconciliazione e come si può ottenere questo?
Finché domineranno l’armi, poteri politici, interessi economici, nazionalismi, dittature occulte e no democrazie mascherate, e saranno popoli in miseria, bambini merci, bambini che muoiono di fame, la pace è e resterà una parola abusata priva di alcuno e la umanità non può dirsi umana.
Oggi più che mai la cultura edonistica priva di etica e morale, anzi, premia i visitatori, anche chi è ben intenzionato si infetta e si svuota di fiducia verso l’istituzioni, la collettività, e il mondo stesso che nel nome della pace, della democrazia, la fede, si sente legittimato a uccidere, morire, servire chi lo manda al macello a macellare.
In una tale realtà desolante, radicata, diventata parte del nostro quotidiano universale,il tentativo di avvicinamento di riconciliazione tra i popoli ,dovrebbero cominciare tra le mura domestiche, nell’aule scolastiche, nelle chiese delle diversi fedi.
Estirpare secondi di odi, pregiudizi, razzismi, idee distorte, è un’ impresa ardua e forse è più facile con chi non chiede che acqua e pane.
La vergogna della fame nel mondo, la disuguaglianza macroscopica è la negazione stessa di qualsiasi fede.
L’uguaglianza, la dignità, il rispetto di ogni persona umana vanno insegnate già nella culla e chi ha le redini del potere deve essere d’esempio di accoglienza, tolleranza, verso ogni diversità.
La giustizia, come la pace, non possono restare parole vuote nelle quali nessuno ci crede più, se l’uomo vuole salvare se stesso e il suolo in cui vive, non può idolatrare il denaro invece di salvarlo sarà la sua rovina.
La cultura della morte non ha vaccini e prima o poi infetterà il mondo stesso.
2. Quali sono le condizioni nelle quali, al di là dell’assicurare gli interessi della parti in conflitto, può essere stabilito un processo incentrato su un senso di equità e dignità?
Anzitutto va eliminata la fame che oscura la religione, la volontà e avvilisce e umilia chi ne soffre ed è facilmente manovrabile pur di mangiare, semplicemente sfamarsi.
Chi è oppresso, debole, non è in grado di lottare per la propria dignità ed è facile perda per qualsiasi uso.
3. Quanto il perdono è essenziale alla dimensione della riconciliazione? Alla radice della Sua cultura politica e/o della Sua fede religiosa quali sono i principi che implicano o escludono il perdono? Quali versi o detti che fanno parte del Suo personale patrimonio spirituale possono, nella sua opinione, avere un significato universale
Il perdono non fa parte della mia cultura se non individualmente.
Io posso perdonare per me non per la mia famiglia annientata ad Auschwitz.
Il fatto che non nutro odio verso nessuno né mi ergo giudice punitiva verso chicchessia, anzi io farei la pace anche con le pietre, vuol dire forse che il mio credo laico, che non chiamerei perdono, (altra parola abusata) è rispetto sacro e amore universale e grande pietà per l’uomo così mistero e povero dentro e così pronto al male e alla corruzione.
4. Il perdono richiede qualche forma di pentimento da parte di coloro a cui il perdono viene offerto? Il perdono ha condizioni o è senza condizioni?
Il perdono va concesso a chi riconosce, capisce i propri misfatti e ha fatto i conti con la propria coscienza .
L’assoluzione tout court non lo fa migliorare, anzi…
Io sono una scrittrice – testimone che canta la vita, la pace, cerca e crede nel bene in ogni essere umano, magari seppellito da strati di ideologie malate, di odio stratificato.
Bene che va disgelato all’ uomo stesso che si adegua al male per far parte del branco come i ragazzi di oggi.
L’unico strumento possibile è il dialogo lontano della politica.
L’amore da umano a umano , che abbia un vero contenuto civile e spirituale profondo, capace di captare fecondare la rappacificazione tra individui, gruppi, etnie, religioni.
Impresa possibile? Tutto serve, anche una goccia nel mare è utile.